Stasera Champagne. Ecco l’ alleanza che porterà cambiamenti. Quali non è dato saperlo. Intanto, potrebbe portare via Miss Binetti dal Partito Democratico. E sarebbe già un ottimo risultato (il mio è un consiglio, ma potete anche interpretarlo come un desiderio latente). Secondo Rutelli, con la vittoria di Bersani, il PD si è spostato eccessivamente a sinistra e, forse, non ha tutti i torti. Ma non vedo il problema. Anzi. Se i gruppetti non riescono a trovare un posto preciso, una collocazione che risulti permanente, senza indugi nè ripensamenti, allora il problema è loro, non dei milioni di elettori che hanno preferito Bersani o di coloro che sono, comunque, iscritti a questo partito (votando per Franceschini o Marino). Mi pare che molti abbiano voglia di fare l’opposizione solo quando fa comodo. Questa “duplice intesa” tra Rutelli e Casini è l’ultima trovata di chi, ormai, sente di aver fallito, di chi ha sparato tutte le cartucce e ora si ritrova in mezzo a una sorta di “bipolarismo” in cui non c’è spazio per le alternative. C’è la destra e c’è la sinistra (o, almeno, io vorrei che fosse così). Sarò un po’ estremista in questo caso, ma ritengo che siamo arrivati al punto in cui bisogna prendere decisioni concrete, nonostante il malcontento di qualcuno, che poi verrà ripagato in un secondo momento.
Alleatevi pure, dunque. Tanto in Italia, al primo litigio, è consuetudine divorziare. E tra l’Udc ne sanno qualcosa di divorzi.
La cosa meravigliosa è che quando Rutelli ha minacciato di andarsene, gli altri DL gli han detto: “Chiudi la porta quando esci”.
L’UdC è un’avventura senza speranza, il vecchio centro democristiano è già bello occupato. Per questo, vai Rutelli, vai, e poi trovati un lavoro serio.
Non mi dispiacerebbe un’esodo in massa di una certa ala… 😀
Che frecciata cattiva. L’ultima intendo.
Comunque la cosa mi avrebbe lasciato neutro, se non avesse detto:
“Non adesso”.
E perchè?