La mia recensione pubblicata su Mangialibri:
Jacob non crede più alle favole. Ha 16 anni e non crede più alle storie che il nonno Abe continua a raccontargli. Mostri, bambini invisibili, falchi che fumano la pipa. Storie dell’orrore che ormai, secondo Jacob, sono solo frutto dell’infanzia dolorosa del nonno. Abe, infatti, è stato l’unico della famiglia a lasciare la Polonia prima che scoppiasse la Seconda guerra mondiale: a 12 anni si è ritrovato in un orfanotrofio presso un’isoletta del Galles che descriveva come incantata, un porto sicuro fatto di “estati eterne, angeli custodi e bambini magici”. Ma si tratta solo di fantasie? I mostri che ancora perseguitano Abe hanno il volto dei soldati nazisti oppure sono davvero creature malvagie dotate di poteri soprannaturali? E quelle vecchie foto in cui compaiono neonati che levitano, cani con la testa di bambino e piccoli contorsionisti, sono reali o sono la conseguenza di inquietanti manipolazioni? Bisogna scoprire la verità. Jacob parte per l’isola di Cairnholm, al di là dell’oceano Atlantico, alla ricerca dell’orfanotrofio gestito da Miss Peregrine. Ma non è più il luogo incantato descritto da Abe, bensì un luogo disabitato, con i muri sventrati e i rampicanti che fagocitano le pareti. Una casa abbandonata, fino a quando non compaiono all’improvviso dei bambini: i bambini speciali…
Avventura, magia, mistero sono gli ingredienti di questa favola dark che ci riporta indietro nel passato. Un passato torbido e tragico come quello degli anni del nazismo. Storia e immaginazione si intrecciano per creare così un romanzo ricco di colpi di scena che si alternano in due epoche diverse. In mezzo alla storia principale, Ransom Riggs è stato abile a tracciare quel passaggio dall’infanzia all’età adulta, quando tutto viene risolto con spiegazioni razionali che non lasciano spazio a fantasie di alcun tipo. Il protagonista, però, è un adolescente che, se da una parte tenta di rifiutare quelle storie così affascinanti del nonno, dall’altra non riesce totalmente a distaccarsene, fino a desiderare di scoprire in prima persona la verità. Il suo viaggio, la sua esplorazione di luoghi sconosciuti, lo aiutano nella scoperta di se stesso, delle sue capacità, dei suoi sentimenti e della persona che vuole diventare. La conoscenza di quei “bambini speciali” permette a Jacob di comprendere le mille sfaccettature della realtà e, soprattutto, le mille diversità che rendono ognuno di noi unico, speciale, senza per questo possedere poteri magici. Le foto all’interno del libro sono a dir poco accattivanti e originali: si tratta di immagini autentiche e d’epoca che Ransom Riggs ha visto nelle raccolte di alcuni collezionisti. Nel romanzo non è presente un vero e proprio finale, tanto da far presupporre un eventuale seguito che sicuramente non ci lasceremo sfuggire. Intanto, a quanto pare, la 20th Century Fox vuole portare sul grande schermo La casa per bambini speciali di Miss Peregrine, e l’adattamento cinematografico potrebbe essere realizzato da Tim Burton. Incrociamo le dita.