Sapete qual è la cosa più bella che possa accadervi mentre state lavorando intensamente, insieme a un coro di parolacce e a un altro di sbuffi intensi e frequenti? Ricevere un pacco. Anzi, ricevere un pacco con un regalo figo. Bisogna smetterla con questa storia che basta il pensiero. No, il pensiero deve essere figo, appropriato, entusiasmante. Per quanto mi riguarda, tutto questo può essere benissimo incarnato da un anello con il tastino del caps lock. Io uso frequentemente il caps lock, almeno due parole su cinque sono in maiuscolo: l’intenzione non è quella di urlare, bensì ribadire meglio il concetto. Comunque, due giorni fa ho ricevuto un regalo ancora più ommioddiostasuccedendoveramente: Asus mi ha portato in dono il nuovo Zenfone 2. Non proprio il Signor Asus in persona, ma l’omino delle consegne metta due firme, una qui e una qui. Tra l’altro era un pacco gigante (potrebbe essere una cit., vedete voi), che conteneva uno scatolino piccolo quanto basta per farmi lanciare urla di gioia, oltre al quaderno degli appunti e ai fogli sulla scrivania.
Ho notato subito le dimensioni: è un telefono più grande e leggermente più pesante rispetto ai soliti noti, ma allo stesso tempo è comodo e maneggevole, non vieni assalito dall’ansia che ti possa scivolare e cadere a terra. È semplice: ha pochi tasti da usare. È grande, ma sobrio: tutto nero come i veri dress code, 5,5 pollici di schermo, lucido e brillante davanti e soffice e gommato dietro. È funzionale: al centro della cover posteriore ha un tasto per regolare il volume, oppure per scattare una foto, che il più delle volte è un selfie, lo sappiamo tutti. È molto resistente, comodo (ha uno spessore di soli 3,9 millimetri) ed ergonomico: fondamentale per chi come me cammina sempre con il cellulare in mano, ma poi deve tirare fuori il burro di cacao o prendere le chiavi di casa con la sola forza dell’altra mano libera. Grandi giochi di prestigio con lo Zenfone 2, amici! Tutto questo perché nel momento in cui metto il telefono in borsa, mi arrivano nell’ordine: 12 notifiche di fb, 20 cuoricini su Instagram, un paio di retweet di foto pubblicate nel 2009 su Twitter, 5 telefonate della mamma che “Ma perché non rispondi mai? Il computer si è bloccato, che devo fare?”. Come tutti i figli smanettoni, anch’io nasco tecnico di pc per amici e parenti.
Avevo già provato il primo Zenfone e mi ero trovata bene, mi piace il design dalle linee pulite ed eleganti e lo schermo bello lucido, che resta tale e quale anche se lo tocchi con le dita unte di cibo che hai dimenticato di instagrammare.
Insomma, adesso ho in mio possesso un altro piccolo strumento del demonio tutto da scoprire. Se avete bisogno di altre informazioni sullo Zenfone, chiedete pure. Se vi si impalla il pc, chiamate un tecnico. Quello vero.
Ciao, tutti sono preoccupati dell’autonomia dello smartphone, è un’allarmismo sensato?? Da un EX possessore di Samsung S3 che disattivando gran parte del bloatware aveva raggiunto una autonomia decente.