Se c’è una cosa che mi mette più ansia dell’aver finito l’acqua in casa e di non essermi depilata prima di andare in piscina, è la batteria del cellulare scarica. Sono consapevole di avere un problema con le percentuali indicate dalla piccola pila sullo schermo: per me la morte inizia ad arrivare già verso il 65%. Faccio un rapido calcolo mentale: un paio di telefonate, 124 messaggi su WhatsApp ancora da leggere e ai quali rispondere, le notifiche di Facebook sulla sagra della salsiccia, un selfie da pubblicare con almeno 25 hashtag, la corsa dopo il lavoro con tanto di musica nelle orecchie e Runtastic pronto a monitorare chilometri, ritmo medio e pendenza della strada. E se il telefono si spegne proprio mentre sto facendo gli ultimi due chilometri a 5’40’’, senza che possa dimostrarlo all’internet e ai futuri nipotini? Io solo a scrivere una cosa del genere ho un calo di pressione, ve lo dico.
Adesso però posso finalmente scongiurare svenimenti e attacchi di panico, perché con lo Zenfone 2 di Asus posso fare e pubblicare sempre tutto ovunque. Un’altra vita, davvero. Negli ultimi mesi sono stata capace di uscire con ben tre carica batteria esterne, pur di stare tranquilla. Non uno, TRE. Ho dovuto addirittura fare spazio nella borsa, togliendo la piccola pochette con i trucchi di emergenza, ché non si sa mai, metti che non torni a casa a dormire, devi andare a una cena all’ultimo momento, vuoi passare da Mercoledì Addams a Rihanna con un paio di spennellate di fard. Tutto può succedere. E a me è successo di uscire senza neanche un rossetto, pur di avere un posticino in più in borsa e qualche tacca in più sul cellulare. La batteria dello Zenfone 2 mi garantisce “oltre 28 ore di conversazione e 13 giorni di stand by”. Tutto vero, raga, tutto vero. Da quando lo uso, l’ho ricaricato pochissime volte, pur tenendolo quasi sempre connesso, soprattutto con il wifi sia al lavoro, sia in casa.
Al di là della vita sui social che mi prende buona parte della giornata e – come già detto – della batteria, avere un cellulare sempre carico è una sicurezza. Anche solo per chiamare un taxi la sera tardi o vedere su Google Maps la strada da fare per il California Bakery più vicino.
Quando siete proprio nella disperazione più totale, Zenfone 2 viene in vostro soccorso con un’altra pozione magica, ovvero il risparmio di energia. Avete ben tre opzioni:
1. Risparmio energia massimo
Per ottimizzare la durata della batteria limitando le prestazioni del dispositivo e i dati di background. Alcune app potrebbero non aggiornarsi, ma ce ne faremo una ragione.
2. Ottimizzato
Per ottimizzare le prestazioni del dispositivo e la durata della batteria. È quello che utilizzo di più ed è già un fedele alleato.
3. Personalizzato
Per personalizzare il risparmio energetico per scenario. Da qui è possibile controllare le applicazioni che usano notifiche di tipo push come Email, Facebook, WhatsApp, Messenger e Skype. Una cosa molto importante: se volete davvero evitare inutili sprechi di batteria, provate a ridurre la luminosità. Funziona.
Inoltre, c’è questa tecnologia BoostMaster che permette di ricaricare subito il 60% della batteria in soli 39 minuti: una bomba! Io in 39 minuti non riesco neanche a farmi la doccia e ad asciugarmi tutti i capelli.
Quindi, se devo dire la caratteristica più importante di un telefono, per me è la batteria. Forse è questa l’età adulta, avere la possibilità di stare tranquilla con un cellulare sempre pronto ad aiutarti, a supportarti e a non farti annoiare in quei 3 minuti e mezzo di attesa per la prossima metro.