5 settembre 2012
Libri, Recensioni

Chi è morto alzi la mano – Fred Vargas

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«Nella merda come siamo tutti e tre, riusciremo senz’altro a coronare la nostra rovina».

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Tre studiosi di storia alle prese con la scomparsa della vicina di casa. Un paleoarcheologo, un medievista e un contemporaneista alla ricerca della verità. Mathias, Marc e Lucien si ritrovano a dover fare i conti con il passato e il presente di Sophia Siméonidis, ex cantante lirica, che scompare improvvisamente senza lasciare traccia. Una mattina Sophia si sveglia e nota qualcosa di diverso nel suo giardino: un albero. Da dove è spuntato? Chi è stato a piantarlo? Perché nel suo giardino? Decide di chiedere aiuto ai nuovi vicini di casa, a quei tre giovani che non fanno altro che stare sui libri tutto il giorno e che – si vede da lontano – sono del tutto nella merda economicamente. Partono le indagini sull’albero misterioso. I tre evangelisti, come vengono chiamati dal vecchio Vandoosler, zio di Marc ed ex commissario di polizia, dovranno scoprire chi ha piantato quell’albero e, soprattutto, sperare che proprio là sotto non sia finita la stessa Sophia.

Il libro perfetto per un week end di pioggia. Impossibile non restare affascinati dai tre evangelisti, dalla loro arguzia e dai loro dialoghi che sono una combinazione perfetta di ironia e intelligenza. Fred Vargas è un’eccellente maestra nel presentarci con eleganza personaggi unici, dalle carateristiche indimenticabili. E infatti io non dimenticherò mai Lucien, lo storico della Grande Guerra, che esprime le proprie opinioni senza mezzi termini, a volte anche bruscamente. Ma è il personaggio che mi ha conquistata con la sua determinazione e il suo umorismo. Lucien crede di essere sempre in guerra e non fa altro che stringere alleanze e osservare il nemico: «Prevedere le mosse dell’avversario, amico mio, il segreto della guerra è tutto qui».

Chi è morto alzi la mano è il primo libro di una trilogia che ha per protagonisti i tre evangelisti. Aspetto il prossimo week end di pioggia per leggere il secondo e ritrovare il mio adorato Lucien.

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Lo ammetto, ho un serio problema che può essere riassunto solo così:

Problema

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