Lo detestavo. Sì, io Lost lo detestavo. Ho passato quasi tutta la prima serie a dormire dopo cinque minuti di telefilm, per poi leggere i riassunti su wikipedia. Poi, il dramma. La dipendenza è arrivata poco prima della seconda stagione. Adesso, mi ritrovo a inveire persino contro quei pochi secondi di “sigla”, il cui unico scopo è quello di destabilizzare i miei neuroni, attivati per fornire risposte che neanche gli sceneggiatori di Lost sarebbero stati in grado di partorire.
Io Lost lo detestavo. Avrei trovato più appassionante leggere le avventure di Mosè, piuttosto che vedere i sopravvissuti di un incidente aereo alle prese con orsi polari, scie di fumo nero, botole, strane sequenze di numeri e flash-back di vita vissuta.
Io Lost lo detestavo. Adesso c’è qualcuno che mi dice: “Dai, non puoi guardare Lost tutto il giorno”. Già, dimenticavo. C’è anche la sesta serie di Grey’s anatomy.