Ormai, quasi ogni mio post scaturisce da una conversazione o uno scambio di commenti su msn o facebook, che non mi rende estremamente felice: preferisco di gran lunga chiacchierare face to face con lo sventurato di turno. Però, anche questa volta, il tema che affronterò a breve è stato partorito sul web da due menti geniali che metteranno al mondo un piccolo demonio tra circa 7 anni (abbiamo deciso il raggiungimento dei miei 30 anni di età per il concepimento). Ora, il mio interlocutore virtuale, in realtà, ha assunto da tempo indefinito le sembianze di una scimmia tabagista, ma il suo cervello riesce a equipararsi al nostro e, lo ammetto, anche a superarlo di gran lunga. Insomma, il discorso che è venuto fuori riguarda il matrimonio. Ecco, già quella parola mi mette ansia nel pronunciarla, figuriamoci a scriverla, scandendo ogni singola lettera con un battito di dita sulla tastiera. Lo ammetto, sono intollerante al matrimonio. A quello in chiesa soprattutto. Perchè mai dovrei usufruire di un’istituzione per sancire definitivamente il mio legame sentimentale? Io ne faccio anche una questione di idee, cioè non sono credente: mai andata al catechismo, a parte rare volte, giusto per capire chi fossero i futuri fedeli. Oggi tossici e bestemmiatori incalliti. Io sono fuori dal giro, per fortuna. E poi il mio rapporto con la chiesa non è pessimo, di più. Non concepisco la loro visione religiosa opportunista e meschina, quindi, perchè dovrei ritrovarmi nella “casa di Dio” per dire il famigerato “sì” al mio compagno?
E, fin qui, io e il mio “genio incompreso” siamo più o meno d’accordo entrambi. Su un punto, però, non ci troviamo affatto: monogamia per me, poligamia (o, comunque, niente “per tutta la vita” con la stessa persona) per lui. Magari non credo nel matrmonio, ma in un rapporto duraturo con la stessa persona sì. Insomma, se si intraprende una storia (d’amore? Dai, non specifichiamo che è meglio!), a me piace guardare al futuro, pormi degli obiettivi da raggiungere con chi mi è a fianco. Una relazione, a mio parere, serve anche a questo, a crescere, a confrontarsi e a produrre qualcosa. Altrimenti per cosa si sta insieme? Fa bene vivere alla giornata, ma un traguardo va fissato. E le tappe per il suo raggiungimento alimentano il desiderio di una vita condivisa, con i suoi momenti belli e con quelli tristi. Superare ostacoli in due significa continuare a crederci in quella storia e continuare a evolversi come persone e come coppia.
La mia opinione potrà essere contestata, accettata, condivisa: fate voi. Il mio è solo un personalissimo punto di vista su un argomento che non credo mi riguarderà da vicino. Sarò cinica, ma io in futuro mi vedo sola con una gatto che mi aspetta davanti alla porta di casa tornata dal lavoro. E’ sciocco, ma non riesco a immaginarmi con una famiglia e dei figli, che ci volete fare. Poi magari sforno una squadra di calcio e mi trasformo in una “desperate houswife”, chi lo sa. Ma conosco i miei limiti, ve lo assicuro. Oppure, ad un certo punto, l’orologio biologico inizierà a lasciarmi post-it sul frigo e a intimarmi di darmi da fare alla ricerca del marito dell’ultimo momento. Fra qualche anno ve lo dirò… ripensandoci, però, quell’abito da sposa che ho visto l’altro giorno in centro mi starebbe più che bene. Mi sa che lo comprerò. Ma per carnevale, tranquilli.
In chiesa mai, condivido pienamente questo punto. Come mi trovo perfettamente d’accordo sul che cosa serva una relazione, a crescere, assieme, nonostante i mille milioni di ostacoli, che con forza si scavalcano giorno dopo giorno e credendoci. Io ci credo.
Poi per quanto riguarda il gatto, beh mal che vada io ne ho 24 al momento. E sicuramente procreranno ancora. Nel caso uno te lo do, se proprio dovrà esserci solo un gatto 😉
Come poi io mi vedo fra qualche anno non lo so, certo è che di gatti ne ho già abbastanza adesso, ormai ci ho fatto il callo, ai gatti. Io intanto i post sul frigo li trovo già la mattina. Sopra c’è scritto: Pirla! Ma ancora non mi spiego la ragione
Credo che non conti chiesa, tempio buddista o comune, conta di più, molto di più la serietà l’impegno che uno mette in un rapporto.
sono solo punti di vista e ciò che più ti da modo di scrivere “no” categorico al matrimonio in Chiesa è solamente il fatto che non essendo tu credente trovi inutile tutto il teatrino inscenato..Punto di vista che rispetto il tuo,ma che ovviamente non condivido..Dall’altro scranno dei miei 31 anni parlo da credente praticante contrario ad ogni forma di convivenza,sognatore al cento per mille,monogamo a vita…Magari il tuo amico tabagista scherzava,ma il non voler dichiarare amore eterno a una persona sola è semplicemente un farsela sotto davanti a una situazione di responsabilità..una situazione di comodo in cui poter alzare i tacchi e scappare di fronte a cosa grandi.
Bon,io spero sia molto giovane anche lui sinceramente..magari il tempi vi farà cambiare modo di vedere le cose..
Fabio.
@paz83 Me ne basta uno, di gatto 😉
@duhangst: concordo. Sono i sentimenti e la volontà di stare insieme a mandare avanti la baracca… non ricevimenti, pranzi e bouquet.
@statuario: il mio amico tabagista ne fa più una questione “scientifica”, cioè secondo lui un essere umano dopo qualche anno perde interesse nel compagno di turno. Che forse è anche vero, ma io credo che stia a noi cercare di alimentare giorno dopo giorno l’interesse all’interno della coppia. Le responsabilità esulano da un’istituzione. Sono le persone stesse che ti dovrebbero responsabilizzare: ad esempio, dei figli dovrebbero avere questa capacità. Uno può anche avere paura dell’amore eterno, ma se arriva arriva… è una delle poche cose difficili da controllare e da gestire razionalmente (e parlo da razionalista incallita, purtroppo o per fortuna).
Per quanto riguarda me, sì sono giovane, ma sono proprio le esperienze che ho vissuto, nonostante i miei 22 anni, ad avermi fatto cambiare opinione. Fino all’anno scorso ero convinta addirittura di voler sposare (e dico SPOSARE in chiesa per farlo contento) un essere che, per fortuna, si è rivelato di bassissimo livello, prima di fare danni “irreparabili” (vedi fede al dito). Quindi, penso proprio che la mia fetta di vita mi sia servita proprio a convincermi che il matrimonio sia paragonabile a una gabbia. Cosa c’è di più bello che vivere un legame senza vincoli imposti?
vivere secondo ciò in cui si crede veramente e condividere il tutto con la persona che ami più di tutto,che vuoi avere sempre con te,legati da questo amore così grande che ti spinge a giurarlo eternamente davanti a Dio.Io ti parlo da credente,ti ripeto,e potremmo stare giorni interi a scrivere “bianco” o a scrivere “nero”,cmq non ci troveremmo mai d’accordo su questa cosa!
Credevi nel matrimonio e una persona di basso livello ti ha fatto ricredere?beh,hai lasciato vincere lui allora..almeno questa è l’impressione che dai a me.
I Miei commenti non vogliono essere critiche,mi raccomando perciò di non sentirti assolutamente offesa..è solo che per argomenti delicati così,spesso e volentieri ci sono commenti crudi!
Invece, è proprio il contrario. Non ho mai creduto nel matrimonio, diciamo che non sono la tipica ragazza che sogna “l’abito bianco e il velo chilometrico”. Però, per amore della persona con la quale avrei voluto condividere tutto, mi sarei morsa la lingua e tenuto i pugni stretti, andando in chiesa a giurare eterno amore al tuo dio. Ora, invece, ho capito che è meglio perseguire i proprio ideali, perchè se c’è l’amore, c’è tutto. Non servono una chiesa e 2 testimoni da contorno…
Non mi sento offesa, anzi. Mi dai modo di esprimere ulteriormente il mio punto di vista. E mi fa piacere che anche tu sia convinto del tuo, pur non condividendolo. E parlo più che altro della scelta religiosa. 😉
esperienze di vita,lavy..esperienze di vita accadute in passato e in cui solo il credere in Dio mi ha aiutato a rimanere in piedi..mai sacrificare i propri ideali per amore..ognuno ha una propria personalità,ed è giusto portarla avanti sempre e comunque..altrimenti saremmo tutti stampini uguali usciti di fabbrica..
no non scherzavo, purtroppo i credenti si sentono sempre in dovere di criticare la diversità, brutta abitudine non trovi?…nella vita è importante farsi domande, chiedersi perchè la natura non abbia creato mammiferi monogami ma solamente uccelli sarebbe un buon inizio ad esempio…ovviamente chi non appoggia darwin non può andare lontano con questi ragionamenti…per quanto riguarda la soggettività ti stai sbagliando, i numeri non contemplano la soggettività, l’oggettività della matematica dice che la monogamia occidentale equivale ad un disastro evoluzionistico, spazzatura inventata di sana pianta da qualcuno insomma…all’evoluzione non piace l’inutilità, non rappresenta l’ottimo e sopratutto fa funzionare malissimo i sistemi, della religione si stà già occupando molto bene un processo chiamato “secolarizzazione”…per quanto riguarda la monogamia non c’è nemmeno bisogno di scomodare una tendenza, fondamentalmente non ci credono nemmeno gli esseri umani come puoi vedere, è scritto nei loro geni e come diceva il buon leonardo “natura non rompe mai sua legge” 😉
sarà che il Da vinci mi è sempre stato sui maroni,sarà che Darwin l’ho sempre considerato un grande scienziato per quanto riguarda l’evoluzione,ma mi è sempre stato sul cavolo per via del prof di biologia che mi steccò all’esame..
..quanto al dare giudizi facili solo perchè sono credente,mi pare che io non ne abbia dati di giudizi..magari ne stai dando tu 😉
nessuno dice che è giusto quello in cui io credo o se è giusto il tuo modo di pensare..io so cmq in cosa credo,e non sei tu,nick in un blog,a dover gudicare o meno..ti ripeto,come io non posso giudicare te..
la poligamia la vedo come una mancanza di responsabilità e rispetto..la religione musulmana la pratica,e la donna musulmana è risaputo che conta meno di zero..perchè parlo così?mio padre è nativo di Alessandria d’Egitto,dove ha vissuto fino ai 18 anni e dove è cresciuto da cristiano..la gente di quel credo è fuori di testa..
..e non soltanto per la poligamia..semplicemente per il non portare un velo alla giusta altezza..
sicuramente sto sconfinando come tema..ma non venirmi a raccontare che la monogamia che intendiamo noi è il primo passo alla società catastrofica,perchè preferirei mille volte essere un catastrofico piuttosto che uno che mette le mani addosso alla mia 3° moglie perchè ha comprato al mercato una mela marca!
“il non voler dichiarare amore eterno a una persona sola è semplicemente un farsela sotto davanti a una situazione di responsabilità”
questo è un giudizio però…non ci siamo capiti comunque, sia la monogamia che la poligamia sono un disastro, derivano da credenze religiose che non hanno nulla a che vedere con razionalità e scienza…esistono moltissimi studi in materia (anche in italiano), ti consiglio una rapida ricerca su Google, quello più interessante è sicuramente lo studio della Stanford University sul ciclo di innamoramento umano, è stato dimostrato che dura relativamente poco, difficilmente più di 5 anni…giusto il tempo di procreare e proteggere la progenie nel periodo più critico(come tutti gli animali), finito si cambia compagna e si mischiano nuovamente i geni, potrebbe sembrare cinismo estremo ma è questo l’universo…
@mattomatte mia sorella e il suo moroso hanno fatto i 4 anni, e si amano, ciò vuole dire che , l’anno prossimo o divento zio o si mollano? Non me lo dire ti prego…
la Stanford University che fa nientepopò di meno che una ricerca,uno studio sulla cosa più inspiegabile,fantastica,non dimostrabile,insensata di questo mondo che è l’amore?!
cioè,qui c’è gente a spasso per i blog che non sa se l’amore eisste ancora,se si riuscirà mai a trovare l’anima gemella,se ci si riprenderà mai da una delusione d’amore e la Stanford ha addirittura dimostrato scientificamente che l’amore esiste e addirittura che il suo ciclo dura 5 anni,non di più!
..credo di più alle sorprese degli ovetti Kinder..
Io non lo so se questa storia della Stanford sia vera, confermata, accettabile… può essere… ma io preferisco continuare con i miei piccoli “esperimenti sul campo”, nonostante le delusioni e le relative sofferenze. Anche se mi rendo conto che spesso, per non ritrovarmi a versare lacrime qua e là, mi freno troppo a livello sentimentale. Insomma, non ho un buon rapporto con lo stare male mentalmente, che poi si trasforma anche in dolore fisico (come tutti credo). C’è chi rischia e chi no. Io, forse, un po’ meno…
ma così neghi la possibilità a chiunque di scoprirrti realmente per come sei..
in effetti credo che gli studiosi abbiano tal volta la presunzione di voler incasellare tutto a tutti i costi. L’amore credo sia una di quelle cose che è raramente definibile, sia pur per l’infinita serie di variabili che può creare e che mutano da persona a persona. Indipendentemente dal matrimonio o dal legame che una coppia decide di creare. Relegare l’amore o le sue dinamiche in un meccasnismo puramente biologico e definito mi sembra cosa ardua. Almeno, questo è il mio pensiero. Ci sono coppie, tante, che durano ben più di cinque anni, e senza che l’amore tra loro subisca cali così drastici. L’uomo in una cosa si è sempre dimostrato abile, infrangere più e più volte svariate leggi della natura. Sia pur perchè dotato di forza di volontà e coscienza.
@statuario: ne sono perfettamente consapevole. E a volte vorrei che non fosse così… però, che devo dire? Ognuno ha il suo carattere. Comunque, ti posso assicurare che quando con una persona ci sto bene davvero (anche se capita raramente), do tutta me stessa, senza farmi paranoie di alcun tipo. Perchè credo che sia la cosa più bella condividere la propria felicità con la persona, che, poi, è lei stessa a regalarti. (Oggi sono particolarmente smielata… mi sembra di rispondere alla posta del cuore delle riviste ;))
capisco il tuo punto di vista..quello che non capisco però,è perchè mi chiami saltuario!!!!
Me lo sono chiesta anch’io prima! Eppure continuo a chiamarti così… sarà il mio inconscio… 😀
maledetto inconscio!
cmq ti ho aggiunto ai Blogroll,spero non ti dispiaccia!
che tu non voglia sposarti in chiesa è chiaro….per il resto penso che hai una gran confusione in testa e molta paura in corpo….in bocca al lupo. Freud 😉
@saltuario:”..credo di più alle sorprese degli ovetti Kinder..”
sei un mito però devi scegliere in chi credere, o credi nell’amico immaginario o negli ovetti kinder, due è già paganesimo…
@paz:hai ragione forse è ancora presto per incasellare ma non penso manchi molto, il 98% del nostro Dna è uguale a quello di una scimmia, dalla mappatura del genoma in poi la strada è in discesa, c’è ancora molto da scoprire ma le certezze non mancano…
allora credo nelle sorprese degli ovetti kinder..non sono mai stato uno di compagnia 😉
Fabio.
il matrimonio che parola dolce potrebbe significare se solo se ne interpretasse a pieno la valenza, la chiesa in se non c’entra molto è proprio il sacramento che è immenso, per lo stato è solo una pratica da sbrigare. Se non fosse così a sto punto potremmo fare felice anche i gay e dare libero sfogo a matrimoni di ogni genere no? Ma ad ognuno il suo.
Citando il grande Woody: “Non credo nei rapporti extra coniugali. Credo che le persone dovrebbero accoppiarsi a vita, come i piccioni o i cattolici”
beh,magari non proprio come i piccioni,ma come i cattolici sì!
i piccioni e risaputo,portano malattie…!
Ahi me! anch’io non mi ci vedo con una moglie e dei figli forse perchè ho paura di amare forse perchè non sarei in grado di dare un futuro tranquillo (visti i tempi) alla mia famiglia.
Per quanto mi riguarda è andata cosi…
Un saluto da Pino Montinaro responsabile del blog di Swt
p.s: ti ho inserito nella sezione bloggers salentini, perchè sei salentina giusto?
se è si ci potresti linkare anche Tu? GRAZIE
Eh… i piccioni… tornano sempre nella mia vita… buahahaha!! I diretti interessati sanno a cosa mi sto riferendo… 😀
ennò,cavolo!
ora mi hai fatto venire un gran curiosità però!!!
@statuario: eccoti accontentato http://lavyrtuosa.blogspot.com/2008/05/mamma-picciona-forever.html Sono stata ribattezzata un po’ come la Licia Colò dei piccioni… stendiamo un velo pietoso please! 😀
io li odio i piccioni..e di brutto anche!
Idem… stupidi e inutili animali…