24 aprile 2015
Tecnologia

Datemi uno Zenfone, una playlist anni 90, e mi farete felice

musica

A volte mi domando come facciate a camminare per strada senza musica nelle orecchie. O a lavorare senza il supporto di un paio di auricolari che vi sparino giri di chitarra a tutto volume. Per non parlare di quando correte ascoltando solo il suono del vostro affanno respiro e dei vostri passi sull’asfalto. E i clacson delle auto. E i discorsi delle due sciure davanti che fanno 3 minuti di corsa e 20 di chiacchierata. Ok, ammetto di essere famosa per un utilizzo sfrenato di auricolari, ma non sempre ci faccio passare la musica: volume a zero e ricezione massima dei discorsi degli adolescenti sono il mio pane quotidiano, nonché grandissima fonte d’ispirazione per il lavoro e per la vita, in generale. Io mi sento sempre una di loro: 30 anni fuori e 16 dentro.

Nonostante ciò, dopo aver ascoltato per 15 minuti quanto è stronza quella di matematica, quale sia l’ultimo oggetto leccato da Miley Cyrus e quante sfumature di suono possa avere un limone duro all’interno di un tram (c’è una bella acustica nei tram, io ci farei dei concerti), rimetto il volume al massimo e addio. Perché è tutto bellissimo, i rumori della città, le risate dei bambini, lo zampettare di qua e di là per raggiungere almeno quota 10 km, ché se no Runtastic ti manda la notifica “Questa settimana hai fatto solo 2 attività, non meriti di stare al mondo”,  i litigi tra innamorati, gli uccellini che cinguettano nel parco, ma io preferisco i No Fun At All nelle orecchie. Sempre. Evidentemente sono una brutta persona, ma almeno ascolto della musica fichissima. E con lo Zenfone 2 di Asus , non solo ascolto musica fichissima, ma la ascolto anche meglio, perché c’è il sistema SonicMaster che rende i suoni super puliti e definiti. Anche quando mi sparo i bassi di Night (Cut the crap) di Etienne de Crécy. Ve l’avevo detto che ascoltavo musica fichissima, no?

Tra l’altro, la riproduzione dei brani è pazzesca anche senza auricolari: io amo ascoltare la musica con le cuffiette, però mentre sto facendo la doccia o mettendo il fard non sono proprio il massimo della comodità. Quindi, vado di altoparlanti integrati e di balsamo per capelli. Sì, sono di quelle che si portano il cellulare anche in bagno. Tipo che mi faccio la doccia e metto la playlist Capodanno anni 90 a tutto volume. L’acqua scorre, e le note tamarre pure. Una cosa che mi rende molto felice è poter capire subito che brano ci sia nell’aria, senza dubitare tra King of my castle e Let a boy cry. È inutile fare le facce schifate, le ascoltavate anche voi nella vostra cameretta piena di poster.

E, comunque, quando mi porto lo Zenfone in bagno, appoggiandolo sulla superficie più stabile di tutte come il barattolo di crema corpo idratante-vellutante-riducente-assorbituttoilgrassodelmondoamen, riconosco tutti i 208 brani della playlist a primo colpo, perché il suono arriva forte e chiaro, non si sente nessun fruscio e il volume messo al massimo mi rende pienamente soddisfatta della mia ineccepibile cultura musicale. Immaginatemi così, con i capelli pieni di schiuma a cantare la dance più bella della storia della dance e a non scivolare nella doccia del mio mini-monolocale.

Inoltre, a meno che il cellulare non sia già ai minimi storici in fatto di batteria, come già detto qui, potete stare tranquilli e prepararvi senza il rischio di non avere il giusto sottofondo musicale. La batteria dello Zenfone non si scarica neanche dopo aver ascoltato l’intera discografia di Marilyn Manson. Una vera gioia per la mia vicina di casa.

Giulia De Filippo zenfone asus

 

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