30 giugno 2014
Running

Un’avventura chiamata adidas cityrunners

adidas cityrunners_01
adidas cityrunners #lodiconoimuri

È la metà di dicembre, io sono in ufficio a preparare piani editoriali, quando mi arriva una mail dal titolo adidas wants you for #cityrunners. Sarà spam, guardo più tardi. Poi riapro la mail e leggo qualcosa che fa più o meno così:

Ciao Giulia, c’è un nuovo progetto in città. adidas sta creando la nuova generazione di runners. Sei dei nostri?

Hanno sbagliato persona. Da quando sono a Milano – fine settembre –  avrò corso una decina di volte e mai, mai, mai a dicembre. Non sono professionista, uso runtastic da qualche mese, il massimo contributo che riesco a dare su twitter è “Finalmente weekend. Vado a correre, statemi bene @runlovers #iocorroqui”. Ci deve essere un errore. Insomma, dopo uno scambio di mail e un incontro con il team di adidas in quel bellissimo post che è Open, ecco che mi vedo mettere in mano un paio di scarpe Supernova Glide 6 Boost e ricevere una pacca sulla spalla: vai e conquista tutte le strade del mondo.

adidas supernova glide 6 boost
Le mie scarpette adidas Supernova Glide 6. Louboutin, levati.

Dunque, faccio parte ufficialmente di una squadra dal nome cityrunners. Obiettivo: partecipare alla staffetta della Milano City Marathon. Staffetta di 10 km. La mia reazione. No, aspettate, parliamone, io arrivo a stento a fare 8 km quando sono proprio in formissima, non ce la farò mai a raggiungere i dieci per il 6 aprile. Mi sfugge qualcosa, non ho fatto i conti con gli allenamenti guidati dal coach Rondelli, che in confronto Mr. Daimon è un orsetto del cuore. Giorgio Rondelli è il preparatore atletico che ti dà consigli, ti insegna davvero come si pratica l’attività sportiva, ti rivolge frasi affettuose come «Toh è arrivata l’étoile… vai, vai a fare danza», e ti sprona a dare il massimo perché «Fare fatica non ha mai ammazzato nessuno». Se non superi la prova Rondelli, non sei pronto per questo sport, figuriamoci per la vita.

adidas cityrunners allenatori
Sogni che si avverano: avere dei personal trainer.

Non avrei mai immaginato che far parte dei cityrunners significasse avere al seguito allenatori, nutrizionista, mental coach, scoprire che di sabato esiste vita alle 8 di mattina, che la costanza e un sano stile di vita sono gli alleati perfetti per raggiungere qualsiasi (temibile) obiettivo. Mi si è aperto un mondo, ho imparato che per aumentare la resistenza è necessario dedicare allenamenti specifici fatti di ripetute che ti lasciano completamente senza fiato, hai solo il tempo per un ultimo saluto ai polmoni, poi via a morire sul ciglio della strada. Sono stati mesi intensi, fatti di corse al freddo, condizione che ho sempre detestato e che spesso mi ha tenuta lontana dalla corsa nel periodo invernale. In realtà, è meno terribile di quanto si pensi, basta avere qualche accortezza come scegliere gli indumenti giusti, mettere uno scaldacollo, resistere i primi minuti e avere il buon senso di restare a casa se proprio ci sono 5 gradi sotto zero e lastre di ghiaccio sull’asfalto (il pattinaggio artistico un’altra volta, eh?).

Ma ciò che mi ha stupito di più è stato scoprire quanto mi piaccia correre con gli altri. Ho sempre corso da sola, cosa che continuo a fare perché mi permette di rilassarmi – sì, correndo ci si rilassa, SORPRESA! – concentrarmi sui miei pensieri, ascoltare musica e, soprattutto, non parlare con nessuno per un’ora (chi lavora nella comunicazzzione potrà capirmi). Solo che adidas è stata così brava e scrupolosa nel mettere insieme influencer, runners di ogni categoria, gente con tantissima voglia di divertirsi e fare sport, che correre accanto a questi meravigliosi compagni di squadra mi ha dato la carica per non mollare, ho imparato ad adeguarmi a un passo più veloce senza pensare troppo alla stanchezza e a scambiare due chiacchiere con il fiatone (forse anche quattro, l’ultima sicuramente biascicando). Qualcuno lo conoscevo di vista, altri li seguivo sui luoghi di perdizione come twitter e instagram, altri ancora pensavo non esistessero nella vita reale e che fossero solo delle leggende. Tra un allenamento e l’altro abbiamo avuto modo di conoscerci, scambiarci consigli sulla corsa e diventare sempre più una squadra unita e affiatata. Dovrebbero regalare a tutti la possibilità di correre almeno per una volta accanto a Lucia, Mirko, Daniela, Cristina, Rossana, Zeno, Cinzia, Chiara e a tutti gli altri piccoli grandi eroi della corsa. Altro che gift card nel vostro negozio preferito.

Così, da gennaio, sono una cityrunners. Appartengo a un gruppo. Faccio uno sport che amo e, passata la Milano City Marathon della quale vi parlerò in un altro post, sono pronta a conquistare nuove strade. E chissà che una di queste non sia proprio sotto casa vostra.

adidas cityrunners squadra
I cityrunners con Davide Cassani. Professionisti.
Share  Share on FacebookTweet about this on TwitterGoogle+Pin on Pinterestshare on Tumblr

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *