13 maggio 2009
Comunicazione, Dal mondo, Giornalismo

Ratzinger: la Gioventù hitleriana ha lasciato il segno

ratzinger

Poi, però, ha voluto compensare accogliendo nella chiesa cattolica il vescovo lefebreviano Richrad Williamson, noto per le sue posizioni negazioniste della Shoah (“Io credo che non siano esistite le camere a gas”).

Secondo il portavoce vaticano, Benedetto XVI “non ha niente a che fare con la violenza, è una persona gentile, umile e dolce. Non è mai stato contro gli ebrei”. A quanto pare, durante la visita in Israele Ratzinger ha preferito non menzionare  i milioni di morti nell’Olocausto nè i nazisti come responsabili, evitando anche di soffermarsi sulla sua origine tedesca. Ma il suo difensore, Padre Lombardi, ha sottolineato che il Pontefice “non può ripetere gli stessi concetti in ogni discorso e che, ormai, non si offende quando i mezzi di comunicazione alterano le sue parole“. Adesso sono i mezzi di comunicazione ad alterare le sue parole?

Sono gradite le scuse ufficiali da parte dei sei milioni di ebrei che si sono permessi di consumare notevoli quantità di gas letale per una morte veloce e senza inutili spargimenti di sangue.

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8 thoughts on “Ratzinger: la Gioventù hitleriana ha lasciato il segno

  1. Mai con gioventù Hitleriana. Infatti certe foto di saluto nazista le ha fatte solamente perchè imposto. Che assurdità.
    Almeno non si arrivi ad offendere la popolazione con queste esternazioni che non hanno ne capo ne coda. E se pensa di usare la tecnica delle televisioni, posso solo dire che quella tecnica ormai è copyright effettivo del cavaliere.

  2. @Du: ancora niente… credo che non stiano riuscendo a trovare le parole adatte per non ferire i sentimenti del Papa :-/

    @nadiaflavio: a me viene la nausea invece… vabbè, sono note ai più le mie “intolleranze” 😛

    @paz83: allora che imparasse a parlare come si deve prima di rivolgersi ai media. E poi dai… ha bisogno dell’ “avvocato del diavolo” per difendersi?

    Le Favà: nel post non mi sono pronunciata volontariamente sulla sua effettiva appartenenza alla Gioventù hitleriana. Diciamo che erano davvero obbligati, così come qui in Italia bisognava avere la tessera del Partito Fascista per continuare a lavorare (e a “vivere”). Purtroppo bisognerebbe evitare di mandare al potere soggetti con aspirazioni di conquista e controllo totale… le conseguenze poi sono poco discutibili. Ma almeno ora che abbia la decenza di portare un minimo di rispetto.

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