24 dicembre 2008
Attualità, Dal mondo, Politica, Società

Aspettando Babbo Natale

Che io creda poco in qualche essere superiore all’intera umanità è risaputo. Che io sia poco legata alle feste comandate idem. Feste  comandate uguale obblighi. Obbligo di fare regali, di essere felici a tutti i costi, di mangiare come se poi si andasse in letargo per 5 mesi. E obbligare un povero vecchio a fare il giro del mondo a bordo di una slitta che, ormai, al posto delle renne avrà sicuramente un navigatore satellitare. Magari durante il tragitto  sarà  anche impegnato a smanettare con il suo eeepc e a guardare film scaricati da emule. Che poi, in realtà, Babbo Natale è l’unico che mi sia sempre stato simpatico. Aspettare la mezzanotte della vigilia e trovare tutti i giochi dietro la porta di casa era una delle gioie più indescrivibili. E non solo per l’ennesima Barbie ricevuta, ma per il fatto stesso che uno “sconosciuto” era a conoscenza dei miei desideri ed era in grado (quasi) sempre di soddisfarli (il “quasi” solo perchè a volte sognavo di ricevere un cucciolo di dinosauro o di avere poteri paranormali tipo quelli di “E’ quasi magia Johnny”). Non credo che tutti i bambini cresciuti così siano diventati materialisti o consumisti incalliti. Quello è un problema che ha ben altre cause risalenti alla prima rivoluzione industriale. Ma il problema è che oggi i più piccoli lo sanno benissimo chi è Babbo Natale. O meglio, sanno della sua inesistenza. Quindi, niente atmosfera magica prima  dello scoccare del Natale. Tempo fa mi aveva colpito la notizia della messa al bando di Santa Claus nella città di Sarajevo. Tutto, ormai, rientra nell’ambito politico, ma certi personaggi della fantasia dovrebbero essere lasciati liberi di essere vissuti in modo spontaneo. Anche perchè dopo tanti anni  nessuno ha creato il falso mito di Babbo Natale come trasposizione di un essere semi-umano dal “miracolo” facile. E qui potrei aprire una  lunghissima parentesi, ma evito perchè altrimenti mi dareste della blasfema anche il giorno della Vigilia!

So perfettamente che a riguardo ci sarebbe l’obiezione suprema: è giusto o meno credere  a Babbo Natale se la vita non ha reso tutti  in grado di farlo sopravvivere? Tutti quei bambini meno fortunati che si trovano e si troveranno a vivere un giorno come un altro senza regali e magari senza un pasto caldo, non sarebbe meglio evitare di illuderli? E’ il solito circolo vizioso: perchè io ho 10 paia di scarpe e il poveraccio che dorme sulla panchina ne ha a malapena uno? Inutile argomentare, perchè soluzioni non ne ho e presumo non ce ne saranno mai in questo caso. Dicono sia la vita. Io dico che si tratta di stupidità, superficialità e ignoranza.

Non penso che ricorderò di fare gli auguri a colui che scende dalle stelle e che pensa ad essere il Re del Cielo piuttosto che  a risolvere i mali concreti del nostro mondo. A questo punto, arrivati a una certa età, meglio credere a Babbo Natale e avere, comunque, la consapevolezza che si tratti di qualcosa di effimero, invece che credere fermamente e spesso anche senza validi  motivi (ma solo per “obbligo” voluto dalla nostra cara società cristiana)  a qualcuno di soprannaturale.

Perciò, non mi resta che fare il conto alla rovescia e aspettare l’arrivo del mio “vecchiaccio” vestito di rosso: almeno con lui non ho bisogno della sola fede.

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Ah, già: Buon Natale! 🙂

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7 thoughts on “Aspettando Babbo Natale

  1. Anche a me ha sempre fatto paura, Santa Claus: il fatto che sia stato vietato a Sarajevo ritengo – benché sostenitore di una cultura del tutto aliena (e dalla quale Babbo Natale, prima di quello rosso della Coca-Cola, deriva) – che sia del tutto positivo… nonostante sia persuaso che l’appellativo moderno, derivato dall’uso dei miei parenti veneti, di “Slavi” non sia inappropriato. Perché se un simbolo non appartiene alla tua cultura e vige uno Stato para-teocratico, è naturale che si conservino le tradizioni. Trovo un po’ più ridicolo che i Cristiani (io non lo sono) lo associno, insieme all’albero, al presepio: è un po’ come se adorassero il Dio degli Ebrei insieme all’idolo d’oro. In casa mia manca il secondo, perché due elementi su tre non lo gradiscono. Ma, quand’anche mia madre decidesse di farlo comunque, sarebbe accolto senza problemi. Pure se mi sono sempre domandato come sia possibile che il Cristo nasca biondo, con gli occhi azzurri e i lineamenti nordici… per poi morire castano, con gli occhi scuri e i tratti somatici semiti. Discussioni a parte, che si festeggi il Sol Invictus o, la venuta del Messiah… buone feste a tutti!

  2. Credo che babbo Natale sia una tradizione che abbia attecchito di più in determinati paesi e meno in altri, in base alla cultura che hanno i vari popoli.
    Non credo in secondo luogo che sia corretto definire gesù come “colui che scende dalle stelle e che pensa ad essere il Re del Cielo piuttosto che a risolvere i mali concreti del nostro mondo”.
    Indipendentemente dal fatto che io sia un cristiano cattolico convinto, credo che Gesù sia stato uno dei primi a predicare l’amore sulla terra, l’unica corona che ha avuto è stata di spine, l’unico scettro una canna di bambù, e ancor più l’unico trono sul quale abbia mai seduto è stata la CROCE.
    Credo sia stata una persona che abbia coinvolto le folle parlando di amore, perdonando una prostituta che si è poi convertita, invitando la gente a pagare i tributi all’imperatore ma a comportarsi bene dinanzi agli occhi di Dio ( rendete dunque a cesare quel che è di cesare e a Dio quel che è di Dio)….non voglio parlare dei miracoli perchè scientificamente non sono provabili, posso soltanto confidare nella sacra scrittura che li testimonia ( le scritture comunque sono state scritte da pescatori ignoranti, che non sapevano scrivere in quanto la scrittura era riservata a quei pochi chiamati scribi…vabbè ma questo è un altro enigma…).
    Un soldato chiese a Gesù di guarire il suo servo ma di non entrare in casa sua in quanto era un peccatore…( Gesù rispose che non aveva mai visto una fede così grande).
    Per non parlare della conversione di Zaccheo capo dei pubblicani e molto ricco, che diede la metà dei suoi beni ai poveri e restituì 4 volte quanto aveva rubato nella sua vita ad ognuno…… Voglio concludere ricordando le guardie sotto la croce di Cristo ed in particolare quella che trafisse il costato del Signore per accertarne la morte,coloro che si divisero le vesti (avverando così le scritture che dicevano, non gli sarà spezzato alcun osso, sulle sue vesti getteranno la sorte)…
    Le parole di uno di questi soldati furono… :<>….
    Veniamo ora ad oggi, egli è morto, Dio uomo è morto, è risorto per chi crede, per chi non crede è morto……
    Ma una cosa è certa, egli continua a vivere in molte persone che ne rappresentano la gioia, e l’amore, i cristiani si riconoscono nel modo di amarsi, posso citare Madre Teresa, Padre pio, San massimiliano Kolbe che diede la sua vita per salvare un giovane ragazzo in un campo di concentramento, essere cristiani vuol dire imitare Cristo, ciò che ha fatto lui in terra, perchè egli è esceso per mostrarci come dobbiamo comportarci….. curiamo noi i mali del mondo, iniziando dalle piccole cose…..

    Babbo natale è un mito per i bambini, diamo loro la gioia di crederci fin quando i tempi non lo impediranno…..
    Per rispondere ad un altro commento, il Cristiano non associa babbo natale al’albero e al presepe, ma la tradizione lo ha fatto….tutto qui… i doni furono portati dai magi al Cristo, ed oggi Babbo Natale li porta a noi…..
    Auguro a tutti un Buon Natale ed un Felice anno nuovo

  3. Non sarò prolissa, oggi è una giornata pessima come tutte quelle che hanno preceduto l’inizio delle festività, e quindi…seppur in ritardo, ti faccio tanti auguri.
    Quanto a Babbo Natale…si, ti do ragione: è meglio credere innocentemente a lui che ad altro.

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